Donne al volante di auto ed imprese
Il piccolo e famoso autoritratto di Tamara de Lempicka è sicuramente l’immagine simbolo della donna emancipata e indipendente. Cosa meglio di una donna alla guida di un’automobile come la Bugatti poteva esprimere la forza e l’intraprendenza di una donna degli anni ’20?
Come scrisse Juliette Bruno Ruby a proposito dell’auto: è il simbolo della liberazione della donna, che ha fatto, per rompere le sue catene, molto più di tutte le campagne femministe. Dal giorno in cui ha preso in mano il volante, Eva è diventata uguale ad Adamo. Anche se gli stereotipi ci presentano le donne come impacciate al volante ed non interessate al mondo dei motori, invece, il contributo femminile è stato importantissimo fin dall’inizio della storia dell’auto. Le donne hanno impresso forma e sostanza all’automobile, anche se molti ancora non lo sanno.
Non sono poche le donne che hanno contribuito a migliorare nel corso del tempo le vetture, introducendo e brevettando strumenti ancora in uso oggi.
Margaret Wilcox, nel 1893 brevettò il riscaldamento nelle auto mentre Mary Anderson nel 1903 brevettò i tergicristalli, ma solo 20 anni dopo la Cadillac li inserì sulle proprie vetture. Gli indicatori di direzione e il preavviso di stop sono invece una invenzione del 1913 di Florence Lawrence.
Dorothy Levitt “la ragazza più veloce del mondo” nel 1906 raggiunse la velocità di 146 km/ora e inventò gli specchietti retrovisori nel 1909. Anche in questo caso la sua idea impiegò circa un decennio prima di essere apprezzata e presa in considerazione.
Bertha Benz percorse nel 1888 106 chilometri insieme ai giovani figli Eugen e Richard, per far conoscere il più possibile il prototipo del marito. Una pioniera e visionaria poiché intuì forse più del coniuge il potenziale di quell’invenzione rivoluzionaria.
Sophia Opel, alla morte del marito Adam, insieme ai suoi 5 figli prese le redini dell’azienda di famiglia nata come uno stabilimento di macchine da cucine, poi convertito alla produzione di biciclette e infine alla produzione di veicoli a motore.
Fortunatamente non si contano più solo sulle dita di una mano le donne che attualmente occupano posti di rilievo in questo settore.4.
Anche in Italia abbiamo storie di successo : la napoletana Maria Teresa de Filippis nel 1958 diventa la prima donna a prendere parte ad un Gran Premio di Formula 1 a Monaco, a bordo in una Maserati, cosa sconcertante per l’epoca ed ancora raissima tutt’oggi. Segue poi Antonia Terzi che si afferma come una delle esperte di maggior rilievo a livello mondiale nell’aerodinamica, lavorando per la Ferrari e diventando capo del team di aerodinamica della Williams nel 2001.
Odile Desforges, Annette Winkler, Rita Forst, Christine Hohmann-Dennhardt, Ursula Piëch, Susie Barb Samardzich, Elena Ford, Mary Barra, Hildegard Wortmann, sono alcune tra le figure di spicco che nell’ultimo decennio si sono imposte in ruoli decisivi.
Sempre più donne guidano non solo auto potenti, ma anche aziende nell’automotive, come la nostra fondatrice Rossella Bucca, oramai presente nel settore auto da moltissimi anni.
Executivelease, solo il bello di guidare!