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Moto Guzzi
La storia di Moto Guzzi ha inizio nel lontano 1921 quando i tre fondatori Emanuele Vittorio Parodi, suo figlio Giorgio e Carlo Guzzi siglano il patto societario per la neonata Società Anonima Moto Guzzi in quel di Genova.
Genova doveva essere in un primo momento la sede della fabbrica secondo la volontà dei tre ma a causa dei disordini dovuti al Biennio Rosso con occupazione delle fabbriche e manifestazioni che paralizzavano la città viene scelta la più tranquilla provincia lecchese di Mandello del Lario dove ancora oggi è presente lo stabilimento che occupa circa 300 operai.
Il primo modello uscito della casa è il G.P.500 dove G. sta per Guzzi e P. per Parodi, i nomi dei fondatori, ma subito viene stabilito di cambiare il marchio in Moto Guzzi per evitare che le due lettere vengano individuate come le iniziali del solo Giorgio Parodi. L’aquila, glorioso e famoso simbolo, viene poi aggiunto in onore dell’amico Giovanni Ravelli, aviatore deceduto durante un volo di collaudo e che sarebbe dovuto essere il quarto socio.
Primo modello di serie e costruito nell’anno della fondazione in ben 17 esemplari è la “Normale”, con una potenza di 8cv e velocità massima di 85 Km/h viene anche impiegato nelle prime gare Gran Fondo del Campionato Motociclistico Italiano su Strada portando a termine gli 877 km del circuito e dando già lustro ai motocicli della neonata Moto Guzzi. La “Normale” è conosciuta anche per essere il primo modello della storia dotato di cavalletto centrale.
L’affermazione del marchio avviene nel 1924 con il primo, secondo e quinto posto al Campionato Europeo con la 500 C4V. Tale affermazione consente alla casa motociclistica di costruire e vendere nel 1925 1.200 esemplari fino ad arrivare, nel 1929, a 2.500 unità portando la Moto Guzzi ad essere il primo costruttore di motocicli in Italia.
Con l’avvicinarsi della guerra Guzzi dedica gran parte della sua attività alla fornitura di motociclette al Regio Esercito con la produzione degli storici modelli dai nomi di uccello, l’Alce, il Trialce e l’Airone militare.
È del 1946 il primo motore a due tempi della casa, il Guzzino 65, che equipaggia il fortunato modello Cardellino costruito in soli tre anni in 50.000 esemplari grazie alla sua economicità e robustezza.
Del 1950 invece la nascita del Guzzi Falcone 500, ricco di soluzioni innovative, basti citare l’introduzione della forcella telescopica rovesciata, e fortunato modello richiestissimo dai motociclisti dell’epoca.
Nello stesso anno, prima al mondo, Moto Guzzi costruisce la galleria del vento in scala 1:1 che darà sviluppo agli studi aerodinamici delle carene sia di casa Guzzi che, sicuri della superiorità tecnica raggiunta, delle case concorrenti.
Nel 1964 muore il fondatore Carlo Guzzi e la casa entra in una crisi dovuta soprattutto allo sviluppo del mercato automobilistico. Inizia così un periodo caratterizzato da diverse gestioni e proprietà a partire dalla gestione delle banche creditrici che prende il nome di SEIMM Società Esercizio Industrie Moto Meccaniche. Sotto questa guida nel 1971 nasce il Guzzi V7 Sport destinato alla leggenda e oggi, nelle sue quattro versioni rinnovate Guzzi V7III “Stone”, “Special”, “Racer” e “Anniversario”, disponibile in noleggio a lungo termine.
Una storia di grandi motociclette, di grandi successi sportivi e di innovazioni tecnologiche quella di Moto Guzzi. Oggi Moto Guzzi appartiene al Gruppo Piaggio e conta nei suoi listini 11 modelli che richiamano il passato ma che sono sempre all’avanguardia della tecnica, come da tradizione.